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venerdì 29 marzo 2024
 
 
 
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La persistenza dell'Algeria e separatisti nel loro rifiuto di registrare le popolazioni dei campi di Tindouf hanno ostacolato la missione dell'alto commissario delle Nazioni Unite per i profughi, il sig. Antonio Guterres, ne visita attualmente nella regione, ha sottolineato il sig. Ahmedou Ould Souilem, ex-dirigente del " polisario".



Sig. Ould Souilem, che ha recentemente riacquistato la madre-patria, ha denunciato in una dichiarazione martedì alla MAP, la tendenza dell'Algeria e separatisti da gonfiare deliberatamente il numero delle popolazioni sequestrate nei campi di Tindouf, che ricorda che il " polisario" anticipo la cifra di 160.000, mentre il loro numero esatto non supera affatto 50.000.

I separatisti avanzano queste cifre mirobolanti a fini non confessati per dedicarsi al commercio degli aiuti umanitari destinati ai sequestrati di Tindouf, ha fatto osservare.

Sig. Ould Souilem ha vivamente denunciato l'atteggiamento dell'Algeria che avere un colloquio l'opacità  sul numero reale dei sequestrati, interrogandosi sulle motivazioni reali di questo paese che si dice indennizzato a proposito della questione, ma rechigne da rivelare la cifra reale e proibisce inoltre alle organizzazioni internazionali di avere contatti diretti con queste popolazioni.

" Se l'alto commissariato delle Nazioni Unite per i profughi accorda aiuti per 160.000 persone si ha il diritto di interrogarsi sulla destinazione dell'eccedenza per le 50.000 rimanenti" , si è chiesto, chiamando quest'istituzione a fare la luce sulla questione perché le organizzazioni umanitarie possano valutare in modo pertinente la situazione tragica delle popolazioni sequestrate a Tindouf.

Il Sig. Ould Souilem ha anche chiamato l'alto commissariato delle Nazioni Unite per i profughi e le altre organizzazioni umanitarie a fare pressione sull'Algeria e il " polisario " per permettere il censimento delle popolazioni dei campi di Tindouf, " chi vivono grazie ad aiuti europei, allora che potrebbero molto bene fare senza".

Questa situazione inumana si estende a tutti gli aspetti della vita nei campi, cioè l'insegnamento, la salute e l'abitazione, ha aggiunto.

L'alto commissario delle Nazioni Unite per i profughi in visita in Africa del nord Sotto il riassunto della dichiarazione fatta da Andrej Mahecic, portavoce dell'alto commissariato delle Nazioni Unite ai profughi (HCR), durante la conferenza stampa che ha tenuto l'8 settembre 2009, al palazzo delle nazioni a Ginevra:

L'alto commissario il sig. Antonio Guteres si rende oggi a Alger per una visita di cinque giorni in Algeria ed in Marocco, che comprende riunioni con i principali responsabili governativi dei due paesi, come pure una visita al territorio ed ai campi profughi di Tindouf nell'ovest algerino, per vedere la situazione da vicino sui luoghi e valutare le condizioni generali dei profughi.

Il Sig. Guteres esamina anche, il programma delle disposizioni per costruire la fiducia, che è diretto dal HCR per trattare le conseguenze della lunga separazione tra - profughi sahraoui dei campi di Tindouf e le loro famiglie sul territorio, facilitare il programma di gestione delle disposizioni di costruzione della fiducia, che ha cominciato nel marzo 2004, le visite familiari, che mette a disposizione il servizio di telefono gratuito nei campi profughi che permettono loro di comunicare con i membri della loro famiglia sul territorio.

La delegazione dell'alto commissariato ai profughi che coincidono con il mese incoronato di ramadan, si vuole anche una forma di solidarietà con gli abitanti della regione. È anche, la 1a delegazione del HCR dal 1976.

L'arrivo dei profughi sahraoui in Algeria ha cominciato alla metà degli anni 70.

Il HCR ha lavorato per accordare l'aiuto a questo gruppo dall'inizio del suo arrivo nella regione di Tindouf nel 1975-1976.

Durante la sua visita in Algeria ed al Marocco il sig. Guteress discuterà sulla questione della protezione dei profughi in Africa del nord, come pure gli sforzi condotti dai governi interessati nel processo di costruzione di processi nazionali dei profughi 


Fonte :MAP

-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas-

 

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