Da fonti diplomatiche, i colloqui si sono svolti in un'atmosfera serena, pacifica e disappassionata. Sono state segnate dall'ottimismo generale per la prossima ripresa del processo delle tavole rotonde, in seguito alla recente nomina di Staffan de Mistura a Inviato personale del Segretario generale per il Sahara marocchino.

A questo proposito, i membri del Consiglio di sicurezza hanno invitato il nuovo inviato personale a riprendere il processo politico, nel più breve tempo possibile, là dove il suo predecessore si è fermato. Va ricordato che le ultime risoluzioni del Consiglio di sicurezza hanno consacrato le tavole rotonde con la partecipazione del Marocco, dell’Algeria, della Mauritania e del Polisario, come quadro unico per giungere a una soluzione politica, realistica, pragmatica, duratura e di compromesso a questa controversia regionale.

Nel corso di tali consultazioni, l’Iniziativa d'autonomia, proposta dal Marocco nel 2007, è stata ancora una volta definita una proposta seria e credibile per la soluzione di questa controversia in un’altra epoca. Diversi Stati membri hanno accolto con favore il costante impegno del Marocco a rispettare il cessate il fuoco e la piena cooperazione con la MINURSO per l’attuazione del suo mandato di monitoraggio del cessate il fuoco.

Come aveva fatto il Segretario generale dell'ONU nella sua ultima relazione, hanno inoltre espresso il loro ringraziamento al Marocco per la vaccinazione del personale della MINURSO contro la COVID-19. Facendo eco alle raccomandazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite, i membri del Consiglio di sicurezza hanno chiesto la revoca di tutte le restrizioni imposte alla MINURSO dal Polisario ad est del Dispositivo di Difesa.

Alcuni deputati hanno osservato che le ostilità di bassa intensità, menzionate nella relazione del Segretario generale, sono notevolmente diminuite e che regna la calma nel Sahara, ingiungendo al Polisario di rispettare pienamente il cessate il fuoco. Infine, i Quindici si sono preoccupati per il deterioramento della situazione umanitaria nei campi di Tindouf, esacerbata dalla pandemia di Covid-19, causata dalle dimissioni dell’Algeria dalle sue responsabilità internazionali, cedendo la sovranità su una parte del suo territorio a un gruppo armato separatista che non ha né la capacità, né la qualità, né tanto meno l’esperienza per gestire una pandemia.

 - Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-