Il diplomatico ha anche espresso il sostegno del suo paese all’iniziativa d'autonomia presentata dal Marocco nel 2007 e che il Consiglio di sicurezza definisce "seria e credibile" nelle sue risoluzioni, sottolineando che questa iniziativa è una "soluzione importante" in linea con la Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni dell’organizzazione internazionale e che rispetta l’integrità territoriale del Marocco.

In tale contesto ha sottolineato l'importanza di riprendere il processo delle tavole rotonde tra le parti, compiacendosi nel contempo dello svolgimento delle due sessioni di tavole rotonde nel 2018 e nel 2019 a Ginevra.

Il diplomatico ha inoltre elogiato gli sforzi compiuti dall’Inviato personale del SG dell’ONU per il Sahara, Staffan de Mistura, e i tour da lui effettuati nella regione nei mesi di gennaio, luglio e settembre scorsi.

Esso ha parimenti rilevato che l’apertura da parte del suo paese di un Consolato generale nel Sahara marocchino, al pari degli altri paesi, traduce la convinzione incrollabile degli Emirati arabi uniti della sovranità del Marocco sul suo Sahara, insistendo sul fatto che l’integrità territoriale del Regno non deve essere in alcun modo pregiudicata.

In questo senso, il diplomatico si è rallegrato dell'apertura da parte di 28 paesi dei loro consolati generali nelle città di Laayoune e Dakhla.

Nella stessa ottica, il diplomatico degli Emirati Arabi Uniti ha accolto con favore i costanti sforzi del Marocco volti a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni del Sahara e ad elevare gli indicatori di sviluppo umano in questa regione nell'ambito del modello di sviluppo delle province meridionali lanciato da SM Re Mohammed VI nel 2015.

-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-